Category: COMUNICAZIONI

Genova 18 Novembre

STOP VIOLENCE

Partecipazione Gioia Di Cristoforo Longo con relazione “Radici antropologiche della violenza nei confronti delle donne” 

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Il muro delle Bambole Genova-2.jpg

 

Di Silvia Boccato
ArtePerOggi
Con la collaborazione e il patrocinio della LUNID
aquaetmater2016
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La mostra “Aqua et Mater” è un’appassionata testimonianza che mette al centro la riflessione sulla vita, colta nei suoi risvolti costitutivi di forza creatrice, fonte di amore ed espressione di bellezza.
E’ questa la felice scelta di Silvia Boccato, un’artista che nella fotografia esprime e comunica un pensiero complesso, profondo che, nella sua essenzialità, va alla radice della umanità, attraverso una narrazione esplicita ed implicita intorno alla storia del mondo che, nel quadro di una visione olistica, intreccia inscindibilmente natura e cultura, rifiutandone la separazione – quella che viene definita eco-apartheid – a favore dell’interconnessione, dell’unità e dell’armonia con la terra.
La separazione, infatti, è alla radice della disarmonia con il mondo naturale, produttrice di violenza contro il pianeta e l’umanità.
Vandana Shiva icasticamente afferma: la morte della natura nasce nella mente dell’uomo, prelude alla guerra del pianeta ed è incompatibile con l’idea di una natura intesa come essere vivente, madre che nutre. L’obiettivo principale che abbiamo di fronte a noi è quello di opporci alla trasformazione della natura in materia inerte, morta, da manipolare, funzionale ad ogni forma di sfruttamento.
Ancora Vandana Shiva propone un accostamento inquietante per la sua drammatica attualità: la natura vista come donna da violentare, espressione di una cultura maschilista alla base dell’attuale potere scientifico e tecnologico.
La malattia del separatismo e l’eco-apartheid, infatti, negano che siamo un tutt’uno con la terra ,diffondendo malattie come la solitudine, la depressione e l’alienazione.
Tutto ciò contraddice alcune verità fondamentali: l’acqua che circola nella biosfera, circola nei nostri corpi; l’ossigeno prodotto nelle piante, in noi si fa respiro; il cibo che la terra e l’energia solare producono, forma le nostre cellule, il sangue e le ossa.
Le prime forme di civiltà nascono intorno all’acqua: così in Mesopotamia nelle Regioni del Tigri e dell’Eufrate; in Egitto intorno al Nilo; in India nella Regione dell’Indo; in Cina lungo le rive del fiume Giallo.
Ancora l’associazione acqua e madre è alla base della scoperta dell’agricoltura. Non è un caso che nessuno, o comunque pochi, ricordino che l’invenzione dell’agricoltura sia stata una scoperta femminile, occultata nella trasmissione culturale dalla trappola grammaticale che declina il plurale, di donne e uomini, al maschile. La scoperta dell’agricoltura è stata un evento epocale nella storia dell’umanità, segnata dal passaggio dalle primitive società di caccia e pesca, alle prime forme di stabilità alla base della nascita delle città: l’agricoltura, quindi, come fonte, generatrice e moltiplicatrice di vita.
L’accostamento acqua e madre fa parte, dunque, della storia della vita: il suo passato, il suo presente e il suo futuro.
La mostra fotografica di Silvia Boccato, le sue ventitré eccezionali fotografie, sono un grido che coglie, in tutti i suoi risvolti, questa fondamentale verità.
E’ un invito forte, netto e preciso che con la forza dell’arte e della poesia ci consegna un testimone che dobbiamo impegnarci a passare: non cedere alle tentazioni che fanno degli abusi nei confronti dell’acqua e della donna l’unica realtà presente ed operante nei nostri immaginari culturali, bensì riappropriarci delle verità concrete e simboliche ad esse connesse, in modo da farne esplodere tutte le potenzialità insite in termini di forza creatrice, potere nel senso più ampio ed etimologico di poter essere, testimonianza di bellezza e amore, motore di ogni progetto volto al bene comune.
La scelta di Silvia Boccato di fotografare donne, vestite di tessuti naturali e fantastici, in una cornice onirica, dentro le acque di sorgenti, a testimonianza della loro inscindibilità nella storia dell’umanità, è un inno alla vita sia sul piano del messaggio che dell’espressione artistica.

Nota Riunione/Audizione 28 gennaio, 17 febbraio
Sala Aldo Moro-Camera dei Deputati

Il giorno 28 gennaio presso la Sala Aldo Moro della Camera dei Deputati, via Uffici del Vicario (di fronte a Giolitti), dalle ore 12.00 alle 18.00 è prevista una Riunione/Audizione.

Alla riunione sono invitati professionisti di varie competenze: medici, insegnanti, giornalisti,magistrati, psicologi, ecc. interessati alla promozione della cultura dei diritti umani nella prospettiva: “dai principi alle pratiche”.

Due appuntamenti:

Conclusione progetto Olimpiadi dei Diritti Umani (aprile e maggio 2016)

Premi a Testimoni di Diritti Umani (aprile 2016)

 

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Tavola rotonda LUNID: Responsabilità professionale del medico: aspetti etici e giuridici

Scanno 16 settembre 2016

La LUNID-Libera Università dei Diritti Umani che nasce nell’intento di contribuire al superamento dell’insostenibile discrasia nel campo dei diritti umani tra il piano teorico e quello operativo, tra parole e fatti nella prospettiva di fondare una cultura dei diritti umani e operare per una loro universalizzazione, promuovendo l’indispensabile processo di inculturazione di tali diritti intesi come principi universali, oggi riconosciuti ed approvati a livello teorico dalla comunità mondiale, ha istituito un Osservatorio: Testimonianze di Successi.

Tale Osservatorio si propone di costituire un’occasione ed un’opportunità di portare a visibilità e rappresentazione esperienze a livello micro e macro che possano essere percepite e lette come successi nell’accezione di esito positivo nella consapevolezza che oggi una delle più gravi carenze nella società dell’informazione è la rappresentazione del tutto squilibrata della realtà caratterizzata dalla violenza, dal dominio del catastrofismo, dal riduzionismo e dal sensazionalismo che supera di gran lunga il fondamentale diritto all’informazione.
La sfida che oggi ci troviamo ad affrontare riguarda proprio la capacità di produrre idee, liberare la creatività, far esplodere le potenzialità a partire dalle iniziative realizzate per le quali si profila il diritto/dovere di rappresentazione.
La LUNID opera, dunque, come catalizzatore di esperienze positive individuandone contenuti, metodi e prospettive.
La lettura assemblata e sistematica di tali esperienze offre una documentazione preziosa dalla quale è possibile trarre indicazioni di crescita, sviluppo, valorizzazione, in una parola: risorsa.
A tal fine la LUNID il giorno 27 aprile 2016 dalle ore 9.00 alle 13.30, presso l’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati, Via di Campo Marzio 74 Roma, terrà una Manifestazione nella quale saranno consegnati Premi a Testimoni di Diritti Umani in vari campi e settori della vita sociale e culturale italiana.
Per motivi di ovvia riservatezza non possiamo rivelare i nomi dei destinatari di tali riconoscimenti. Anticipiamo soltanto che riguardano sia esperienze collettive che individuali nell’intento di sottolineare come la cultura dei diritti umani appartenga ad ogni tipo di esperienza.
Si tratta di figure significative di grande spessore umano che coprono un ampio ventaglio di esperienze note e meno note.
Oltre alle testimonianze sono previsti filmati, video, inserti da film e documentari.
La sede individuata per tale Manifestazione contiene 300 posti. La motivazione per la quale abbiamo previsto una sede così grande è quella di offrire soprattutto ai giovani percorsi positivi di  scelte ispirate all’attuazione dei diritti umani.

PROGRAMMA 27 aprile 2016 def

LUNID Dipartimento Istruzione

Olimpiadi dei Diritti Umani (anno scolastico 2015-2016)

LUNID-Libera Università dei Diritti Umani: Progetto di educazione e formazione alla cultura dei diritti umani denominato: “Olimpiadi dei Diritti Umani”.

Obiettivo Generale

Si ritiene particolarmente importante promuovere iniziative sulla tematica dei diritti umani nella consapevolezza che essi vivono una contraddizione paradossale identificabile nei seguenti aspetti:
generale percezione positiva dei diritti umani;
scarsa conoscenza;
sistematica rappresentazione dei diritti umani sul versante, quasi esclusivo, della violazione;
conseguente condizionamento per l’affermazione di una cultura ispirata ai diritti umani, accompagnata da una diffusa percezione dell’ineluttabilità della loro violazione.

Tale realtà è particolarmente avvertita dalla LUNID che nasce nell’intento di contribuire al superamento dell’insostenibile discrasia nel campo dei diritti umani tra il piano teorico e quello operativo, tra parole e fatti, con l’obiettivo di fondare una cultura dei diritti umani, intesa come condivisione di valori, aspirazioni e comuni orientamenti volti a promuovere realtà ispirate al rispetto di tutte e tutti, condizioni di giustizia e libertà in una prospettiva di solidarietà.

In questa prospettiva l’iniziativa “Olimpiadi dei Diritti Umani” si presenta come una preziosa occasione sulla quale impegnare gli studenti e le studentesse delle classi di scuole di istruzione primaria e secondaria in un concorso volto a promuovere competizioni che tengano inscindibilmente unite conoscenza e applicazione di diritti umani, assunti nella loro specificità ed interconnessione.
L’obiettivo di tale concorso è quello di operare per una formazione alla cultura della cittadinanza (vedi Leggi e Raccomandazioni del MIUR e dell’UE) per la quale i diritti umani sono elementi costitutivi condivisi a tutti i livelli nazionali ed internazionali, come le numerose Dichiarazioni, a cominciare da quella dei Diritti Umani del 1948, e Convenzioni approvate da più di sessanta anni testimoniano a fondamento di una cultura della mondialità.

Obiettivo specifico

L’educazione e la formazione ad una cultura dei diritti umani alla quale le “Olimpiadi dei Diritti Umani” intendono contribuire, si propone un percorso che, incentivato dalla struttura di gara dell’iniziativa stessa, eviti la genericità diffusa dell’approccio attuale ai diritti umani e, contemporaneamente, richieda agli studenti e alle studentesse un’attività creativa, positiva e propositiva.

Tratto comune e distintivo di ogni attività riguarda:
la sfera dell’applicazione dei vari diritti opportunamente collegati;
l’assunzione degli stessi nella loro inscindibile interconnessione a vari livelli

Particolare rilievo sarà dato alla individuazione e presentazione di Testimonianze.

Prof.ssa Gioia Di Cristofaro Longo
Presidente LUNID

Info:
gioia.dicristofaro@gmail.com
Cell: 3397274944

 Scarica il Programma: Olimpiadi dei Diritti Umani – 15.04.2016 Roma

Alcuni momenti della giornata conclusiva delle Olimpiadi dei Diritti Umani  foto di Silvia Boccato

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LUNID Dipartimento Istruzione

Olimpiadi dei Diritti Umani (anno 2015-2016)

LUNID-Libera Università dei Diritti Umani: Progetto di educazione e formazione alla cultura dei diritti umani denominato: “Olimpiadi dei Diritti Umani”.

Obiettivo Generale

Si ritiene particolarmente importante promuovere iniziative sulla tematica dei diritti umani nella consapevolezza che essi vivono una contraddizione paradossale identificabile nei seguenti aspetti:

  1. generale percezione positiva dei diritti umani;
  2. scarsa conoscenza;
  3. sistematica rappresentazione dei diritti umani sul versante, quasi esclusivo, della violazione;
  4. conseguente condizionamento  per l’affermazione di una cultura ispirata ai diritti umani, accompagnata da una diffusa percezione dell’ineluttabilità della loro violazione.

Tale realtà è particolarmente avvertita dalla LUNID che nasce nell’intento di contribuire al superamento dell’insostenibile discrasia nel campo dei diritti umani tra il piano teorico e quello operativo, tra parole e fatti, con l’obiettivo di fondare una cultura dei diritti umani, intesa come condivisione di valori, aspirazioni e comuni orientamenti volti a promuovere realtà ispirate al rispetto di tutte e tutti, condizioni di giustizia e libertà in una prospettiva di solidarietà.

In questa prospettiva l’iniziativa “Olimpiadi dei Diritti Umani” si presenta come una preziosa occasione sulla quale impegnare gli studenti e le studentesse delle classi di scuole di istruzione primaria e secondaria in unconcorso volto a promuovere competizioni che tengano inscindibilmente unite conoscenza e applicazione di diritti umani, assunti nella loro specificità ed interconnessione.

L’obiettivo di tale concorso è quello di operare per una formazione alla cultura della cittadinanza  (vedi Leggi e Raccomandazioni del MIUR e dell’UE) per la quale i diritti umani sono elementi costitutivi condivisi a tutti i livelli nazionali ed internazionali, come le numerose Dichiarazioni, a cominciare da quella dei Diritti Umani del 1948, e Convenzioni approvate da più di sessanta anni testimoniano a fondamento di una cultura della mondialità.

Obiettivo specifico 

L’educazione e la formazione ad una cultura dei diritti umani alla quale le “Olimpiadi dei Diritti Umani” intendono contribuire, si propone un percorso che, incentivato dalla struttura di gara dell’iniziativa stessa, eviti la genericità diffusa dell’approccio attuale ai diritti umani e, contemporaneamente, richieda agli studenti e alle studentesse un’attività creativa, positiva e propositiva.

Tratto comune e distintivo di ogni attività riguarda:

  • la sfera dell’applicazione dei vari diritti opportunamente collegati;
  • l’assunzione degli stessi nella loro inscindibile interconnessione a vari livelli

Particolare rilievo sarà dato alla individuazione e presentazione di Testimonianze.

 

Prof.ssa Gioia Di Cristofaro Longo

Presidente LUNID

Info:
gioia.dicristofaro@gmail.com
Cell: 3397274944

Scanno, 18-19 Settembre

Tavola Rotonda Etica della ricerca scientifica e aspetti giuridici

Presidenti: S. Em. Cardinale Francesca COCCOPALMERIO

Gioirgio SANTACROCIE

Moderatori: Nicola PICARDI, Maria Pia SILLA

Relatori: Alfonso BARBARISI, Luisa BORGIA, Paolo DE NARDIA, Pietro GRASSO, Gianfranco IADECOLA, Guido TESTA

Scarica il Programma “Scanno dei fotografi 2015”

Petizione inserita come LUNID nel sito Change.org: contro l’intollerabilità di una informazione ossessivamente e quotidianamente orientata alla rappresentazione della realtà in termini di omicidi nei confronti di donne e bambini.

Evitare che molte ore di trasmissione, soprattutto nella fascia pomeridiana di RAI e Mediaset, siano dedicate a processi paralleli nei confronti in particolare di omicidi di donne e bambini, con un’insistenza non giustificata dal diritto all’informazione.

Due soprattutto le motivazioni: 1.la straripante ed ossessiva massa di messaggi violenti produce inevitabilmente da una parte morbosità; dall’altra assuefazione e assopimento delle capacità di reazione delle persone.

2.Il risultato è un altrettanto ingiustificabile occultamento di ciò che nel Paese e nel mondo funziona, non dando visibilità ad imprese e realizzazioni personali e collettive, espressioni di scelte e orientamenti di valore, in grado di fare esplodere potenzialità, promuovere sviluppo e benessere, allargare conoscenze e possibilità di alleanze.

Nella mia lunga esperienza di docente di Antropologia Culturale presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza, relatrice a numerosi convegni e congressi e Fondatrice Presidente della LUNID – Libera Università dei Diritti Umani (www.lunid.it), ho incontrato un incondizionato consenso nei confronti di questa denuncia, vissuto quasi come un atto di liberazione, sfatando l’errata convinzione che il “positivo” non interessi. E’ questo un tema che va approfondito, analizzato e impostato in modo da proporre una riflessione e una nuova proposta sul tema “che cosa è una notizia, quale è il concetto di notizia”. Su questa tematica si ritiene importante promuovere corsi di formazione ad hoc, promossi dall’Ordine dei Giornalisti, dalle Università, attraverso anche Master di I e II livello sulla tematica dei mass media, per il necessario approfondimento teorico e l’avvio di sperimentazioni pratiche per rendere il diritto all’informazione un diritto completo nei suoi risvolti positivi e negativi, comunque caratterizzato da completezza, serietà, rispetto delle persone coinvolte, capacità di collocazione negli attuali contesti sociali, culturali, economici e politici. E’ indispensabile accompagnare questo processo profondamente innovativo con interventi volti a valorizzare, attraverso premi, docenze nelle scuole, nuove programmazioni radiotelevisive e della carta stampata, sperimentazioni diffuse, seminari, convegni, ecc… una nuova pagina sulla quale riscrivere il diritto/dovere d’informazione.

Una conferma di questa diffusa aspirazione è data dalle numerose adesioni all’Osservatorio LUNID: Testimonianze di Successo (osservatoriolunidsuccessi@gmail.com). L’Osservatorio intende svolgere la funzione di catalizzatore delle esperienze considerate e percepite di successo, espressione dell’”arte della pratica”, analizzate per contenuti, professionalità, dinamiche di relazione, destinatari e risultati, operando per una loro diffusione e contaminazione. Petizione online

Il 14 Ottobre alle 10:30-13:30, in occasione della giornata mondiale della pace, l’Istituto “Luigi Settembrini”, la Rete Dialogues, il progetto Progetto Face to Faith della Tony Blair, nell’ambito della seconda edizione del Festival dell’Intercultura Solidale TuMiAmi, promosso dall’Organizzazione Umanitaria Internazionel LIFE and LIFE, organizzano la proiezione del film “SOLE DENTRO”, del regista Paolo Bianchini, presso l’aula Magna dell’Istituto Scolastico “S. Maria Ausiliatrice”